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La Ritmica Dalcroze

Apprendimento musicale attraverso il movimento
docente: Maria Luisa D’Alessandro

    Il corso intende dare la possibilità ai partecipanti di vivere in prima persona un modo di fare e apprendere la musica attraverso il movimento: i diversi elementi musicali vengono sperimentati attraverso esercizi di pronta reazione, dissociazione fra le diverse parti del corpo, momenti di improvvisazione vocale e strumentale. Le informazioni elaborate attraverso l’esperienza corporea, vengono poi analizzate e ricomposte sotto forma di concetto teorico.   

    Trasversalità della metodologia dalcroziana
    Dalcroze, musicista e didatta svizzero vissuto fra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, ebbe un’intuizione, ovvero che il corpo potesse avere un ruolo fondamentale nell’apprendimento della musica. Avviò dunque le sue ricerche, a partire dai suoi allievi del conservatorio di Ginevra, che trovava carenti sia dal punto di vista espressivo-esecutivo, sia da quello delle capacità uditive. Iniziò con esercizi di marcia, che gli studenti avevano la consegna di seguire camminando sulla pulsazione della musica da lui improvvisata al pianoforte, e si accorse con stupore che non sempre ne erano capaci. Proseguì quindi i suoi studi fino all’elaborazione di un pensiero pedagogico che finì per coinvolgere la persona nella sua interezza; volse il suo interesse, infatti, alla formazione dell’essere umano perseguendo un fine equilibrio fra vita emotiva, razionale, corporea e sensoriale e dando valore ai bisogni di contenimento e di autorealizzazione. Nel corso del secolo XX la Ritmica Dalcroze si è diffusa in molti Paesi d’Europa, tra cui Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Polonia, Paesi scandinavi; e poi negli Stati Uniti, in Australia, in Giappone, in Corea, in Cina.
    Gli esercizi, presentati sempre sotto forma di gioco, lasciano maturare, attraverso i diversi contenuti specifici musicali, competenze trasversali relative agli ambiti spazio-temporali (consapevolezza e uso dello spazio in relazione al tempo ed all’energia), dell’apprendimento (attenzione, concentrazione, memoria), così come a quelli della psiche (socio-affettivi, emozionali, motivazionali) e a quelli corporei (consapevolezza e coordinazione corporea). 

    Obiettivi del metodo

    • sensibilizzazione alla musica attraverso la percezione corporea di tutti gli elementi musicali (pulsazione, ritmo, accento, misura, dinamica, agogica, articolazioni, altezza, frase, forma);
    • sviluppo della capacità di dosare l’energia, in relazione allo spazio e al tempo;
    • sviluppo delle capacità motorie (equilibrio, coordinazione, lateralità, prontezza di riflessi, associazione e dissociazione) e del rapporto tra spazio, tempo ed energia presente tanto nel movimento quanto nella musica;
    • utilizzo naturale della voce come strumento comunicativo ed espressivo;
    • sviluppo della creatività e delle abilità improvvisative (con il corpo, la voce, lo strumento);
    • presa di coscienza e potenziamento delle proprie capacità d’espressione;
    • sviluppo delle capacità comunicative non verbali;
    • sviluppo del gesto espressivo. L’approccio è sempre operativo e prevede il coinvolgimento attivo e globale del partecipante

    Ai partecipanti è richiesto di lavorare scalzi o con calzini antiscivolo, con un abbigliamento adatto al movimento.  

    Informazioni pratiche

    🗣️ DESTINATARI
    direttori di coro, musicisti, didatti e operatori in ambiti musicali, attori, danzatori

    🗓️ DATE DEL CORSO
    5-6 settembre 2025 

    🕰️ ORARI
    venerdì 16.00-20.00
    sabato 10.00-13.00 | 14.30-17.30

    📍 SEDE DEL CORSO
    STARANZANO (GO)  - Sala Delbianco (Biblioteca Comunale - Via Fratelli Zambon, 2)

    💶 CONTRIBUTI DI PARTECIPAZIONE
    associati Feniarco: € 40
    altri partecipanti: € 60

    🛠️ ORGANIZZAZIONE A CURA DI
    Usci Gorizia

    Adesioni entro il 31 luglio 2025

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    Maria Luisa D’Alessandro

    Pianista, docente di pratica della lettura vocale e pianistica per il Dipartimento di didattica della musica del Conservatorio Santa Cecilia di Roma e docente formatore di Ritmica Dalcroze. Nel 1994, dopo l’incontro con L. Di Segni, si è appassionata alla didattica musicale e in particolare alla Ritmica Dalcroze. Dopo aver ricevuto il Certificato Dalcroze, studiando alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh (PA, USA), ha ottenuto la licenza presso la Dalcroze Society britannica. Dal 2022 è entrata nel programma di diploma superiore dell’Istituto Jaques-Dalcroze di Ginevra, dove ha conseguito già le formazioni post lauream sulla ritmica Dalcroze al servizio degli anziani e sulla ritmica Dalcroze al servizio delle disabilità.
    Tiene seminari per conservatori, università e per altri enti che si occupano di educazione musicale. Il suo focus come professionista e come essere umano è rivolto da qualche anno all’impiego della ritmica Dalcroze come strumento di integrazione e di benessere. Dal 2005 lavora con l’AIJD alla diffusione della ritmica Dalcroze in Italia.

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