Sulla scia di molte iniziative culturali, anche l’Usci lancia un’ulteriore proposta per portare nelle case le musiche e le voci dei cori regionali con Paschalia online. I cori e i loro direttori sono invitati a suggerire delle proposte di ascolto inviando all'indirizzo di posta elettronica info@uscifvg.it materiali audio o video musicali preesistenti (ovviamente registrati prima dell’emergenza sanitaria, in occasione di precedenti esibizioni, nelle passate stagioni, realizzati dal proprio coro o da altri interpreti), preferibilmente relativi al tema di Paschalia (ovvero i repertori musicali del periodo quaresimale e pasquale), per creare una rassegna virtuale condivisa sulla pagina facebook e sul sito web di Usci Fvg.
Francesca Scaini, soprano
Cüneyt Unsal, baritono
Alessandro Mistichelli, voce recitante
Registrato nel Duomo di Latisana il 17 marzo 2019
Gris-Cuccana, 30 novembre 2019
Prima esecuzione in pubblico per Musiche d'inCanto 2019
Eseguito nell'ambito del festival "La voce delle Cattedrali", nella cattedrale di Ruvo di Puglia nell'ottobre del 2018.
Registrato dal vivo a Trieste nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Sant'Antonio Vecchio) il 5 maggio 2019 nell'ambito del concerto "O filii et filie"
Eseguito al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons il 29 dicembre 2019
Tratto dal cd “Jucundamus! 15 anni di musica tra sacro e profano”, registrato nel 2009 nella Pieve di Rosa - Camino al Tagliamento (Ud); registrazione e masterizzazione: Delta Studios srl; tecnico del suono: Vittorio Vella
Per una Pasqua che è vittoria della vita e della luce, e per i giorni a venire.
Registrato dal vivo il 15 novembre 2019 a Codroipo
Registrato dal vivo a Trieste nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Sant'Antonio Vecchio) il 5 maggio 2019 nell'ambito del concerto "O filii et filie"
Esecuzione registrata dal vivo nella chiesetta di San Leonardo a Cavalicco (Udine)
Tratto dal cd “Jucundamus! 15 anni di musica tra sacro e profano”, registrato nel 2009 nella Pieve di Rosa - Camino al Tagliamento (Ud); registrazione e masterizzazione: Delta Studios srl; tecnico del suono: Vittorio Vella
Per una Pasqua che è vittoria della vita e della luce, e per i giorni a venire.
Risuoni il canto celebrativo perché Cristo è risorto. Con la sua resurrezione ha risvegliato in noi la speranza e rinforzato la nostra fede. Alleluia. Dopo la morte saliremo con Gesù nel santo paradiso e canteremo in eterno Alleluia. (CD MECPZSJ1, n. 14)
Esecuzione registrata dal vivo nella Pieve di San Tomaso a Moruzzo il 22 settembre 2019
Esecuzione registrata dal vivo il 14 aprile 2019 a Bagnaria Arsa
"Haec dies" è il canto che segna con il suo testo, tratto dal Salmo 117, il giorno di Pasqua: «Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso».
Responsorio del Sabato Santo
Tratto dal compact disc In passione Domini nostri Jesu Christi
«[...] Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino». (Gv 20, 38-42)
Responsorio del Sabato Santo
«Sepolto è il Signore, sigillato il sepolcro, è stata fatta rotolare la pietra sull'ingresso del sepolcro: l’hanno messa i soldati che lo custodivano».
Soprano 1 - Maria Viviani
Soprano 2 - Evita Bertolini
Alto - Caterina Trevisan
Tenore - Duccio Lin
Seguito dal Prof. Michele Gallas
Registrato nel mese di giugno 2019 presso il Liceo Musicale Carducci Dante di Trieste con la collaborazione del Prof. Edoardo Milani
Concludiamo il ciclo degli Stabat mater - che nella programmazione di Paschalia online hanno scandito i venerdì di Quaresima - con l'opera di un compositore regionale, il triestino Marco Podda, al tempo stesso autore e direttore dell'esecuzione proposta dal coro e orchestra della Cappella Tergestina.
Responsorio del Venerdì Santo
Si fecero le tenebre mentre crocifiggevano Gesù i Giudei, e circa alla nona ora, Gesù esclamò a gran voce: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». E, chinato il capo, spirò.
Soprano 1 - Maria Viviani
Soprano 2 - Evita Bertolini
Alto - Caterina Trevisan
Tenore - Duccio Lin
Seguito dal Prof. Michele Gallas
Registrato nel mese di giugno 2019 presso il Liceo Musicale Carducci Dante di Trieste con la collaborazione del Prof. Edoardo Milani
Esecuzione registrata dal vivo il 9 aprile 2017 nella chiesa di Santa Maria e San Giuseppe a Rauscedo
Ripresa sonora e editing: HvF di Federico Furlanetto
Antifona del Venerdì Santo
Tratto dal compact disc In passione Domini nostri Jesu Christi
Responsorio del Giovedì Santo
Esecuzione registrata dal vivo il 9 aprile 2017 nella chiesa di Santa Maria e San Giuseppe a Rauscedo
Ripresa sonora e editing: HvF di Federico Furlanetto
Giovedì Santo
Venerdì Santo
Esecuzioni registrate dal vivo in due diversi concerti (Bargi, 3/8/2018 e Pontorson, 2/7/2019)
Duomo Collegiata di Chivasso (Torino). Registrazione 5 gennaio 2010
Felix Mendelssohn Bartholdy nel 1843 conclude la sua trilogia di Salmi op. 78 con lo splendido Salmo 22 “Mein Gott, Warum hast du mich verlassen” (“Mio Dio, perché mi hai abbandonato”). Questo mottetto, di impianto quasi oratoriale, inizia con due lamentazioni dell’uomo solo sulla terra (il tenore solista: «Mio Dio, perché mi hai abbandonato?», e «mio Dio, ti invoco durante il giorno, e non rispondi») che risuonano in un universo quasi vuoto: le risposte del coro infatti («io grido, ma la mia salvezza è lontana», e «neanche di notte io taccio») appaiono tarde, distanti, poco convinte. «Eppure tu sei Santo», prosegue il testo, e la musica si anima: «in te sperarono i nostri padri, e tu li hai liberati. A te gridarono, e furono salvati, sperarono in te e non rimasero delusi»; la solitudine della domanda iniziale dell’uomo-tenore solista si dissolve, le forze corali si allargano dal tenore solista al coro a 4 voci, a due tenori solisti, al coro a 8 voci, al quartetto maschile di solisti, al quartetto misto di solisti, al doppio coro («ti voglio lodare nella grande assemblea»): l’umanità, coralmente, rinviene, assieme alla certezza dell’aiuto divino nelle vicende umane: «non ha disdegnato la miseria del povero, non gli ha nascosto il suo volto, siccome gridava l’ha ascoltato. I miseri mangeranno fino a divenire sazi, il vostro cuore vivrà in eterno». Un canto di grande speranza, anzi di certezza, nonostante iniziato nella disperazione, nella solitudine, nell'abbandono.
Tratto dal compact disc In passione Domini nostri Jesu Christi
Inno per il Vespero della domenica di Passione / Monodia gregoriana
Federico Rossignoli, liuto
solisti: Teodora Tommasi, Ester Gomisel, Emanuele Petracco
Concerto registrato durante la finale del concorso a progetto Sozvočenja, tenutosi l'8 dicembre 2018 presso la Filarmonica slovena a Ljubljana.
Registrato dal vivo il 15 novembre 2019 a Codroipo
Il canto Pueri Hebraeorum è un'antifona che il Graduale Romanum prevede per la processione della Domenica delle Palme: «I fanciulli ebrei, / recando rami di ulivo, / andarono incontro al Signore, / acclamando e dicendo: / Osanna nell’alto dei cieli».
Chiesa S. Apollinare, via Capitolina, Trieste
Registrazione 21 novembre 2009
Ripresa sonora e mixing a cura di Vincenzo Ninci
Clytus Gottwald trascrive per “orchestra di voci” (termine più realistico per descrivere la sua tecnica di scrittura per coro a 16 voci) il celeberrimo Lied mahleriano Ich bin der Welt abhanden gekommen (“Sono ormai scomparso al mondo”); i versi finali della poesia di Rückert, scritti nella solitudine romantica del primo’800, musicati poi da Mahler nel 1901 nella solitudine del decadentismo e nella rassegnazione della “crisi di fine secolo”, e infine trascritti per coro negli anni ’80 del Novecento, riverberano il loro messaggio ancora oggi, 200 anni dopo, in tempi di isolamento sanitario: «e mi riposo in un territorio silenzioso: vivo da solo, nel mio cielo, nel mio amore, nel mio canto».
Registrato dal vivo il 17 marzo 2018 nella chiesa di Santa Maria e San Giuseppe a Rauscedo
Ripresa sonora e editing: HvF di Federico Furlanetto
Nel 1958 il musicologo Remo Giazotto dava alle stampe l'Adagio in Sol minore dichiarando di averlo "ricostruito" sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni che sarebbero stati ritrovati tra le macerie della biblioteca di Stato di Dresda. In verità, a partire dal 1998, anno della morte di Giazotto, l'Adagio è ritenuto un lavoro interamente originale dello stesso Giazotto, giacché nessun frammento di notazione è stato trovato in possesso della Biblioteca Nazionale Sassone.
Al di là delle sue controverse origini, la composizione ha avuto un grande successo anche grazie ai numerosi utilizzi e reinterpretazioni, tra cui l'adattamento con il testo dello Stabat Mater qui presentato.
Roberto Brisotto (organo), Arianna Russolo (flauto), Francesco Poropat (oboe), Davide Forti (violoncello), Lara Macrì (arpa), Tina Renar (glockenspiel), Michele Montagner (timpani). Voci soliste: Daria Ivana Vitez e Margarita Swarczewskaja
Registrazione dal vivo effettuata il 22 maggio 2015 nella Cattedrale di S. Giusto a Trieste, nell'ambito de I Concerti del Conservatorio, ciclo concertistico organizzato dal Conservatorio G. Tartini di Trieste. L'evento era dedicato a tutti i caduti della Grande Guerra nei cento anni dall'entrata in guerra dell’Italia.
Nella terribile realtà che tutto il mondo, e in particolare l'Italia, sta vivendo attualmente, questa bellissima pagina può rappresentare un momento intenso di preghiera per tutte le persone scomparse a causa dell'epidemia del coronavirus; ed è a loro che il Gruppo Incontro desidera dedicarla.
Tratto dall'ultimo cd del Polifonico di Ruda Riflessi
«Il tempo trascorrerà e sarà nostro alleato, il tempo ci aiuterà a guardare senza velocità il quotidiano trascorrere del giorno» (Eracleonte 233 a.C).
Con Expergisci di Kentaro Sato, brano che celebra il risveglio e la rinascita del mondo, ci possa accompagnare un profondo senso di speranza, perché «nulla hiems manet in aeternum» (nessun inverno dura in eterno).
Mercoledì 1 aprile alle 19.00 il coro Monteverdi di Ruda diretto da Mira Fabjan avrebbe dovuto eseguire la Passione di Christo secondo Giovanni di Francesco Corteccia a Lubiana, nella chiesa della SS. Trinità. Con Paschalia online il coro Monteverdi propone una registrazione integrale della stessa Passione in lingua friulana diretta dall'allora maestro del coro Matjaž Šček ed eseguita a Vigo di Fassa il 15 aprile 2011, in collaborazione con le associazioni Istitut Cultural Ladin Majon di Fasceng e Union di Ladins de Fascia.
Nella Passione di Christo secondo Giovanni il musicista ha affidato al coro virile, spartito in quattro voci, le turbarum voces, cioè gli interventi del popolo, dei soldati e dei grandi sacerdoti, mentre lo storico, cioè la voce recitante, presenta il testo evangelico nella "lingua fiorentina" affinché, come ebbe a dire il Corteccia, la comprensione del popolo fosse esatta ed immediata. Il racconto della Passione di Christo si snoda quindi lungo due direttrici: la recitazione in volgare e gli interventi della folla in latino. La narrazione evangelica viene interrotta nei momenti salienti da alcuni responsori tratti dalle profezie e dalle lamentazioni che rappresentano, secondo le intenzioni del Corteccia, momenti di devota meditazione. Questi inserti polifonici sono le pagine più ispirate dell'intera opera: in particolare il toccante "Trìstis est anima mea", il drammatico "Caligaverunt oculi mei", e il "Tenebrae factae sunt", che è considerato un capolavoro del genere mottettistico. Alla conclusione, dopo la morte di Christo, il Coro conclude con l’Evangelium, che è il racconto della deposizione dalla croce e della sepoltura.
Eseguito al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons il 29 dicembre 2019
«Alle piaghe, alle ferite / che sul legno fai / falegname su quei tagli / manca il sangue, ormai / perché spieghino da soli / con le loro voci / quali volti sbiancheranno / sopra le tue croci».
per coro a 8 voci
dall’omonimo mottetto di H. Purcell Z.15 (Ps. 102, v. 1) (1682 ca.)
Eseguito nella chiesa di S. Apollinare, via Capitolina, Trieste. Registrazione 27 agosto 2007
Sven David Sandström prolunga un mottetto di Purcell del 1682; entrambi i compositori chiedono a Dio, attraverso lo strumento del coro a 8 voci, ma ciascuno con il linguaggio musicale della propria epoca, di ascoltare la preghiera dell’uomo, e lasciano che il grido, il pianto dell’umanità arrivi a Lui. Trecento anni dopo, nel 1986, dopo aver citato integralmente il mottetto di Purcell, Sandström, vi “aggiunge” la sua supplica, un progressivo e drammatico rallentando fatto di attese e riprese, di tensioni e di cedimenti, di diminuendi e crescendi, di rallentandi e accelerandi, di climax e anticlimax; il mottetto di Purcell viene “smontato” integralmente nei suoi singoli elementi costitutivi (frasi, semifrasi, intervalli, cliché, fino ai singoli e puri gesti espressivi), ciascuno dei quali viene progressivamente isolato e deformato fino a trasformare l’originale seicentesco in una drammatica composizione contemporanea fatta di relitti tematici del mottetto di Purcell che navigano in un mare di cluster corali, di singole grida disperate di qualche singola sezione del coro, di armonie dense ma sempre comprensibili, funzionali, logiche, coerenti. Una drammaticità controllata, alla fine ricondotta a un’emozionata razionalità.
«Hear my prayer, o Lord, / and let my crying come unto thee.»
«Ascolta la mia preghiera, o Signore, / e lascia che il mio grido giunga fino a Te.»
Tempo fermo nel cielo / mentre viene la sera. / I colori dei prati / nell’amore del sole. // È la musica piana, / come il vento del mare, / che ti prende le mani / e le congiunge nell’armonia. // Ave, Maria... // Tempo fermo nel cielo / mentre viene la sera; / può venire la notte, / lungo sogno di Dio.
Ci sono compositori che dimostrano quanto il coro sia uno strumento prezioso, un collettivo artistico, una fonte inesauribile, mutevole, plasmabile, di colori, suggestioni, ispirazione, espressione; quanto il suo posto sia anche sui grandi palcoscenici di teatri e sale da concerto.
Grazie Maestro!
Il brano, di Dan Forrest, intitolato "And can it be?", richiama lo stupore dell'uomo che davanti alla croce di Cristo si chiede: "Ma può essere? Può davvero essere?" È un inno, riservato ai momenti di adorazione, che racchiude la meraviglia del sacrificio di Cristo in una dichiarazione appassionante ed edificante.
Eseguito in occasione della XVI edizione di Corovivo - Cividale, domenica 29 ottobre 2017
Inferno,
condanna e oscurità,
ti chiamavo dal ventre dell’inferno, coro degli angeli.
Apritevi o porte eterne
O Santa notte! Una visione onirica della discesa negli inferi di Cristo nel giorno del Sabato Santo.
Michele Bravin - basso continuo
Soli: Laura Fabris (soprano), Giulia Mattiello (alto), Gianpaolo Fagotto (tenore), Pierluigi Manzoni (basso)
Registrazione dal vivo effettuata presso il Santuario di Madonna di Rosa in San Vito al Tagliamento il 20 ottobre 2018, in occasione del concerto per il 50° anniversario di fondazione della Polifonica Friulana Jacopo Tomadini.
Eseguito nella Chiesa del sacro cuore di Gesù a Trieste, venerdì 12/04/2019
pianoforte, Alessio Domini
Eseguito nella chiesa di Santa Maria e San Giuseppe a Rauscedo il 29 ottobre 2015
Ripresa sonora e editing: HvF di Federico Furlanetto
Il 26 marzo, nel Duomo di Sacile, avrebbe dovuto debuttare il progetto speciale Paschalia 2020 proposto in collaborazione da Usci Fvg e Conservatorio Tomadini di Udine, incentrato sull'esecuzione del Requiem op. 48 di Gabriel Fauré con la Corale Synphònia di Gris Cuccana, il Coro polifonico S. Antonio Abate di Cordenons e l'Orchestra del conservatorio Tomadini, diretti da Walter Themel. In questa circostanza, vista la necessaria sospensione del progetto e il suo rinvio a data da destinarsi, vi proponiamo la registrazione live di un estratto dallo stesso Requiem eseguito alcuni anni fa da due cori pordenonesi - la Corale di Rauscedo e il Gruppo vocale Città di San Vito - con l'Orchestra San Marco di Pordenone e l'Accademia d'Archi Arrigoni, diretti da Domenico Mason.
Eseguito a Trieste nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Sant'Antonio Vecchio) il 5 maggio 2019 nell'ambito del concerto "O filii et filie"
Quale modo migliore per accompagnare il ricordo dell'Annunciazione del Signore se non con un capolavoro come il Magnificat di Arvo Pärt? Lo proponiamo nell'esecuzione dell'Estonian Chamber Choir diretto da Paul Hillier. «L'anima mia magnifica il Signore / e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, / perché ha guardato l'umiltà della sua serva. / D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata».
Per celebrare in musica la solennità dell'Annunciazione del Signore, proponiamo l'antifona al Magnificat Ne timeas, Maria nella splendida esecuzione del gruppo inglese The Sixteen. Il testo dà voce alle parole dell'Arcangelo Gabriele: «Non temere, Maria, / poiché hai trovato grazia presso Dio:/ ecco, concepirai e darai alla luce un figlio; / sarà chiamato figlio dell’Altissimo».
Eseguito nella Pieve di San Tomaso a Moruzzo il 22 settembre 2019
Nella vigilia della solennità dell'Annunciazione del Signore, proponiamo il brano Tota pulchra nell'esecuzione del nostro Coro Giovanile Regionale: un'antica preghiera cattolica, il cui testo risale al IV secolo, che si rivolge alla Vergine Maria, madre di Gesù Cristo, concepita senza peccato originale, sapientemente musicata dal compositore friulano Orlando Dipiazza, il quale affida questo inno alla bellezza alla purezza delle sole voci femminili.
Chiesa dei SS. Andrea e Rita, via Locchi, Trieste
Registrazione: 25 maggio 2019
Ripresa sonora e mixing a cura di Willy Rossetti
Knut Nystedt riscrive e dilata una melodia di Bach (Komm, Süsser Tod), e la meditazione bachiana sulla morte (1736) vista come dolce liberatrice dalle tristezze umane diviene, nella “ricomposizione” operata da Nysted quasi 250 anni dopo, un drammatico, statico ma vibrante ralenti della melodia originale armonizzata a mo’ di corale a 4 voci, ed eseguita ora da cinque cori misti che dilatano e “sfasano”, nel tempo e nello spazio, la realizzazione del corale bachiano, trasformando l’originale barocco in una sovrapposizione novecentesca di fasce sonore apparentemente statiche ma sempre cangianti, risultanti dallo sfasamento temporale progressivo dei cinque cori spazializzati nella sala, che eseguono - ciascuno con differente velocità - il corale iniziale. Le cangianti armonie complesse che ne risultano, con momentanee e riconoscibili polarità armoniche provenienti di volta in volta da diverse direzioni dello spazio, lungi dall’essere uno sterile sperimentalismo, riescono ad evidenziare con esaltata emotività la malinconica e speranzosa tristezza del testo letterario e musicale di partenza: «vieni, dolce morte; vieni, riposo benedetto; vieni e conducimi nella Pace…»
Eseguito in occasione della XVI edizione di Corovivo - Cividale, domenica 29 ottobre 2017
Io canto per il Signore che si è ricoperto di gloria, che ha gettato in mare cavallo e cavaliere. Il Signore è la mia forza e il mio canto lui mi ha salvato. È il mio Dio e io lo canto, è il Dio di mio padre, e lo voglio lodare. Il Signore è potente in guerra; il suo nome è Signore! Lui ha gettato nel mare i carri del faraone e tutto il suo seguito; il meglio del suo esercito lo ha inghiottito il mare. La tua destra, Signore, ha fatto grandi cose con la sua forza, la tua destra, Signore, fa a pezzi il nemico. Quando vuoi far vedere la tua grandezza, rovesci i tuoi nemici, scateni la tua rabbia e li fai cadere come paglia. Hai soffiato e il mare li ha inghiottiti, si sono inabissati come il piombo e le acque li hanno dissolti. Tra tutti gli dei chi è uguale a te, Signore? Io canto per il Signore. (da Esodo 15, 1-11)
La situazione attuale ha costretto anche la Slovenia ad annullare alcuni dei principali eventi corali nazionali e internazionali. Vengono rimandati a data da destinarsi il celebre concorso di Maribor e il concorso di direzione corale. Solidali con i nostri “vicini corali”, vi proponiamo dalla più recente edizione del concorso il brano Pater noster di Jacobus Gallus nell'interpretazione del Coro accademico di Maribor diretto da Tadeja Vulc.
Eseguito nella Chiesa di San Lorenzo Martire a San Lorenzo di Soleschiano, giovedì 11/04/2019
Eseguito in occasione del Concorso corale nazionale di Vittorio Veneto 2019
Purtroppo l’emergenza che tutta l’Italia sta vivendo e l’incertezza sul prossimo futuro hanno indotto a rinviare la 54^ edizione del Concorso nazionale corale “Trofei Città di Vittorio Veneto” all'anno 2021. Nella certezza che potremo rivederci a Vittorio Veneto nel 2021 con tanta musica corale, la Corale Renato Portelli propone l'esecuzione di Otche nash (Padre nostro) di Andrej Makor, registrata in occasione della precedente edizione del concorso nazionale.
Eseguito a Trieste nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Sant'Antonio Vecchio) il 5 maggio 2019 nell'ambito del concerto "O filii et filie"
Eseguito il 19 ottobre 2019 a Corno di Rosazzo
È un tempo nel quale abbiamo, nostro malgrado, la possibilità di fermarci. Possiamo cogliere questi lunghi momenti per riflettere sulle cose veramente importanti. Un tempo di Quaresima che non dimenticheremo facilmente. Ma dopo la Quaresima c’è la Pasqua, il tempo di Resurrezione e torneremo a cantare insieme.
La Polifonica Tomadini, con questo e altri brani tratti dal compact disc “In passione Domini nostri Jesu Christi”, propone un percorso fatto di canti che, opportunamente collocati “dentro” la trama della passione, possono essere di stimolo a meditare nei momenti più significativi del dramma vissuto da Cristo.
Sequenza cattolica del XII sec.
Registrato dal vivo nel mese di dicembre 2019
Il Coro Santa Maria di Lestans dedica questo brano a tutti coloro che stanno soffrendo in questi momenti di grande difficoltà.
Tutta bella sei, Maria, e il peccato originale non è in te. Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele, tu onore del nostro popolo, tu avvocata dei peccatori. O Maria! O Maria! Vergine prudentissima, Madre clementissima, prega per noi, intercedi per noi presso il Signore Gesù Cristo.
Accogliamo con piacere un “coro ospite”. Il Coro da camera di Torino, diretto da Dario Tabbia, è anche il protagonista del cd Passio Domini nostri Jesu Christi che tutti cori associati a Feniarco hanno ricevuto con l'ultimo numero della rivista Choraliter!
In questo link lo ascoltiamo nell'interpretazione dello splendido brano How They So Softly Rest del compositore canadese Healey Willan.
Canto popolare quaresimale sloveno; all’organo, Vinko Skerlavaj
Maria cammina nei campi e incontra due falegnami, poi due fabbri e infine due giudei. A tutti chiede cosa stiano facendo. Loro rispondono che stanno facendo rispettivamente la croce per Gesù, i chiodi per Gesù e la corona di spine per Gesù. Allora Lei li implora di lavorare con delicatezza, affinché Gesù non soffra troppo.
Eseguito in occasione del concorso nazionale corale di Vittorio Veneto 2015
Cum Rex Gloriae (I.M. Maniano)
♫
Clicca qui per ascoltare il brano
Eseguito in occasione della XVI edizione di Corovivo - Cividale, domenica 29 ottobre 2017
Quando Cristo, re della gloria, entrò nell’inferno per debellarlo, e il coro degli angeli diede ordine di scardinare davanti a lui le porte dei principi, il popolo dei santi che era tenuto prigioniero nella morte gridava con voce straziante: sei giunto, o desiderato, atteso da noi nelle tenebre, per liberare in questa notte i prigionieri dalle catene. Te invocavano i nostri sospiri, te bramavano i continui lamenti, tu sei divenuto speranza per i disperati, somma consolazione nei tormenti. Alleluia!Il Credo Aquileiese recita la discesa negli inferi di Cristo nel giorno di Sabato Santo. È il simbolo della salvezza dei giusti di tutte le Nazioni, dell'universalità del credo cristiano.
Eseguito il 24 marzo 2018 a Goricizza di Codroipo
Eseguito nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Castions delle Mura, venerdì santo 19/04/2019
pianoforte, Alessio Domini / voce recitante, Emanuele Bonutti
Eseguito nella chiesa del Beato Odorico a Pordenone venerdì 10 gennaio 2020
Anche se non è propriamente pasquale, con questo brano vogliamo essere vicini al resto del mondo corale che in questo momento non può nemmeno fare prove, non solo concerti (Gruppo corale Gialuth).
In Cristo, il mistero della Croce si illumina e la fede nel Crocifisso risorto diventa la chiave di lettura di quello strumento di morte che si rivela invece come un evento glorioso.